ESPOSIZIONE DELLE  RELIQUIE

DI   SANTA  BERNADETTE

E  LA STATUA  PELLEGRINA
 DELLA  MADONNA  DI  LOURDES

 

 

Le Reliquie di Santa Bernadette e la statua pellegrina della Madonna di Lourdes ospitate nella Parrocchia di San Martino a Paperino
 da  domenica 16 Febbraio a Martedì  4 Marzo 2025.

 

Bernadette Soubirous è nata a Lourdes, a quei tempi cittadina dei Pirenei, il 7 gennaio 1844 in una famiglia di mugnai, piuttosto agiata nei primi anni della vita di Bernadette. A poco a poco la malattia entra in famiglia. I mulini ad acqua incominciano a scomparire con l'inizio dell'industrializzazione. Il denaro viene a mancare al mulino.  Louise e Francois Soubirous si indebitano, come tanti altri. In qualche mese sono diventati braccianti, non avendo più che la forza delle braccia da offrire a chi aveva la compiacenza di assumerli. Nel 1854, con i loro quattro figli, dovranno abbandonare il mulino di Bolly. Cambiano casa più volte, sempre meno cara e più piccola, fino ad essere alloggiati gratuitamente in un'unica stanza buia e malsana della vecchia prigione della città, il "Cachot", un buco infame e buio dove nessun essere umano potrebbe abitare, (parole del Procuratore imperiale Dutour a proposito del Cachot. I Soubirous precipitano nella miseria:disoccupazione, sfratto, sospetti, esclusione, disprezzo... Bernadette ha una salute precaria, soffre di male allo stomaco, colpita dal colera durante un'epidemia, ne trarrà come conseguenza un'asma cronica. Fa parte dei bambini che in quell'epoca, in Francia, non sanno leggere nè scrivere, perché devono lavorare. Andava a scuola di tanto in tanto, nella classe delle bambine povere dell'ospizio di Lourdes, tenuta dalle "Suore della Carità di Nevers". Nel 1858 giungerà per lei il periodo delle apparizioni. L'11 febbraio 1858. Bernadette Soubirous, a quattordici anni esce dal Cachot con una sua sorella e un'amica per andare in cerca di legno secco sulla riva del Gave, a Massabielle. Tutto incomincia con il rumore del vento tra i pioppi... Nel cavo della roccia Bernadette scorge una "Signora vestita di bianco":"Credevo di sbagliarmi, mi sfregavo gli occhi... Guardai e vidi sempre la stessa Signora. "Volete farmi la grazia di venire qui per quindici giorni". La Vergine Maria viene così ad incontrarla diciotto volte tra febbraio e luglio. Non rivelerà il suo nome che il 25 marzo. E' la sedicesima apparizione, gli altri incontri sono per la maggior parte silenziosi. La terza volta, il 18 febbraio, Bernadette ode le prime parole della Signora: "Volete farmi la grazia di venire qui per quindici giorni". Il 24 e 25 febbraio, a metà dei quindici giorni, Bernadette riceve un messaggio "Pregate per i peccatori" e la Signora le chiede di "andar a bere e lavarsi alla fontana"..  Dopo aver grattato la terra fangosa in fondo alla Grotta, Bernadette scopre una sorgente. Il 2 marzo Bernadette riceve dalla Signora una doppia missione: "Andate a dire ai sacerdoti che vengano qui in processione e che si costruisca qui una cappella". "Mi guardava come una persona che guarda un'altra persona". Attraverso questi incontri sorprendenti, Bernadette Soubirous comprende, grazie a Maria, che Dio si interessa di lei, che si fa prossimo dei poveri, coloro che il mondo emargina e ignora. Durante tutto questo periodo Bernadette non si lascia intimidire né da chi la interroga, né dalla folla, rimane semplice e vivace. "Sono incaricata di di dirvelo, no di farvelo credere".  Sarà in seguito accolta all'ospizio di Lourdes, tenuto dalle Suore della Carità di Nevers, sarà per lei il momento di riflettere su ciò che vuole fare della sua vita.
Bernadette Soubirous è assunta alla pari all'Ospizio di Lourdes tenuto dalle Suore della Carità di Nevers. Vi trascorre otto anni della sua vita, vede le suore vivere il loro quotidiano con gli ammalati, gli anziani, poveri e bambine di famiglie senza risorse. Le suore sono in realtà vicine ai più poveri, come chiedeva loro il Fondatore della Congregazione Jean-Baptiste Delaveyene. "Voglio tanto bene ai poveri, mi piace curare i malati, resterò dalle Suore di Nevers". La comunità accoglie Bernadette, lasciandola libera di scegliere la sua strada,deciderà con calma: "Vado dalle suore, perché non hanno cercato di attirarmi, voglio tanto bene ai poveri, voglio tanto bene agli ammalati, resterò dalle Suore di Nevers". Nel 1866 parte per Nevers, la sua vita sarà d'ora in poi come le Suore della Carità di Nevers. La sera del 7 luglio 1866, con la superiora di Lourdes e altre ragazze, Bernadette varca la soglia della Casa Madre a Nevers, chiamata allora S. Gildard. Già al suo arrivo può leggere le parole "Deus Charitas est" scolpite sulla pietra del frontone dell'entrata. Queste parole esprimono lo spirito della Congregazione fin dalle origini. L'indomani del suo arrivo a S. Gildard, nel suo costume dei Pirenei, Bernadette, per  l'ultima volta racconta le apparizioni davanti a 300 suore riunite per ascoltarla. Entrerà poi nel periodo di formazione della vita religiosa.
Il 30 ottobre 1867, con 44 novizie, Bernadette pronuncia i primi voti. Avrebbe desiderato partire in una comunità per occuparsi degli ammalati e dei poveri, ma la sua salute non lo permette, perciò rimane in Casa Madre cin l'incarico di aiutare in infermeria e di pregare. Lungo i tredici anni trascorsi a S. Gildard, Bernadette sarà successivamente aitante in infermeria, responsabile dell'infermeria, sacrestana e, molto spesso, lei stessa ammalata. La sua vita è semplice e ordinari, Bernadette ha un carattere gioioso, disponibile a quanto le viene chiesto."Non vivrò un solo istante senza viverlo amando". Passa lunghi periodi in infermeria. Colpita da un tumore al ginocchio e dalla tubercolosi polmonare che le causa forti sofferenze, muore il 16 aprile 1879, a 35 anni. La seppelliscono nella cappella di S. Giuseppe, a metà del giardino. Sarà canonizzata l'8 dicembre 1933.
In vista della sua beatificazione e canonizzazione, il corpo di Bernadette Soubirous fu esumato il 18 aprile 1925, quarantasei anni dopo la morte, allo scopo di prelevare delle reliquie. Questa operazione fu affidata ai Dottori Comte e Talon. E' il primo di essi che precedette ai rilievi sul corpo, che come scrisse nel 1928 nel Bollettino dell'Associazione Medica di Nostra Signora di Lourdes, "Era di consistenza morbida e quasi normale".
Il 14 giugno 1925, Papa Pio XI proclamava Bernadette Soubirous "Beata". Il suo corpo fu poi trasferito nella sua attuale urna a Nevers il 18 luglio 1925. L'8 dicembre 1933 Papa Pio XI canonizzò Santa Bernadette, festa celebrata nella Chiesa di Francia il 18 febbraio.

Gli "atti originali", conservati negli Archivi di Nevers e redatti in latino, indicano che furono prelevati per le reliquie:
- Un frammento della quinta costola,
- Un frammento della sesta costola,
- Le rotule,
- Un prelievo muscolare, nella parte esterna del femore destro,
- Molti capelli,
- Vari frammenti provenienti dai muscoli e dalla pelle.

Le conservazioni e l'assegnazione di queste reliquie sono affidate alla Congregazione delle Suore della Carità di Nevers, sotto la supervisione del Vescovo di Nerves. Queste reliquie, sotto forma di frammenti "ex carne o ex ossibus", sono state donate dalle Suore di Nevers a diverse case della loro Congregazione. La reliquia contenuta nel reliquario che parte in pellegrinaggio in Francia e all'estero è una reliquia "ex carne" consegnata alla Congregazione dei Missionari dell'Immacolata Concezione (Padri di Garaison), fondata nel 1836. A partire dal 1866, questa congregazione ha diretto il Santuario di Lourdes su richiesta di Monsignor Laurence, Vescovo di Tarbes.
Nel 2018 il Reverendissimo Padre Horacio Brito, Superiore Generale dei Missionari dell'Immacolata Concezione, ha affidato questa reliquia al Santuario di Lourdes.